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Biografia

Molto piccolo me

Sono nato il 21 ottobre 1989 in quella che oggi è la Città Metropolitana di Reggio Calabria e che, all’epoca, era solo Reggio Calabria. Profondo sud italiano. Ho sentito una propensione verso le arti fin da bambino, avvicinandomi sia a quelle visive (pittura e disegno), sia a quelle musicali, riuscendo bene in tutte, ma incapace di trovare qualcosa che mi facesse sentire realizzato, completo.

E poi è arrivata l’estate del 2003. Stavo trascorrendo qualche giorno d’estate a casa della mia nonna paterna, insieme a mio cugino e la sua famiglia quando, facendo zapping davanti al vecchio televisore, arrivammo su MTV e mio cugino mi disse: “Ascolta questa, è bellissima!”. Era “Bring me to Life”, singolo di esordio degli Evanescence. Rimasi folgorato, tanto a livello visivo quanto uditivo.

Quell’estate mandai quel brano in riproduzione al jukebox (ancora esistevano i jukebox!) un numero spropositato di volte, causando diversi esaurimenti nervosi nel circondario, e poco tempo dopo, all’uscita del secondo singolo della band, “Going Under”, acquistai il mio primo CD: “Fallen”.

Non provengo da una famiglia particolarmente artistica, quindi quell’incontro con la musica, e con un genere musicale nuovo e così poco mainstream (soprattutto in Italia), mi aveva segnato e mi cambiato in una maniera che non so descrivere e che, tutt’ora, mi emoziona al solo pensarci.

Prime note

Iniziai a cantare, a studiare i testi, a studiare il modo in cui venivano composti i brani, e a ricercare qualunque forma musicale si avvicinasse a quell’album. Scoprii i Nightwish, i Within Temptation e, qualche anno dopo (il primo approccio con il growl non era andato particolarmente bene) gli Epica e gli After Forever. Iniziai a scrivere le mie prime canzoni, che ancora conservo e che muovono in me una grande tenerezza, ma anche un certo orgoglio per quegli audaci tentativi di “fare da me”.

Ma il symphonic metal mi aveva avvicinato anche ad altri due generi, il musical e l’opera, facendomene innamorare, al punto che decisi di prendere lezioni di canto. Avevo 16 anni quando la mia prima maestra di canto, Liliana Marzano, sulle note di “The Phantom of the Opera”, di Andrew Lloyd Webber, mi convinse di avere le potenzialità per “riuscire” e mi suggerì di tentare l’ammissione in Conservatorio, appena avessi avuto l’età giusta.

Studente prima, professionista dopo

Inutile dire che, venendo da una famiglia tutt’altro che versata nelle arti, la reazione dei miei genitori non fu delle più accomodanti, ma poco più di due anni dopo (una volta convinti mamma e papà), Giacomo Carissimi e il suo “Vittoria, mio core!” mi garantivano l’ammissione al Conservatorio di Musica di Perugia (dove mi ero trasferito per altre vicissitudini accademiche).

Fu un’altra svolta nella mia vita artistica, che mi portò a scoprire un mondo (per me) inesplorato e a scoprire nuovi talenti. Così, dal 2009, ho iniziato un lavoro, interno ed esterno al conservatorio, di studio, approfondimento e perfezionamento di tutti gli ambiti musicali nei quali intuivo di potermi distinguere: canto lirico (con preferenza per i periodi barocco, rinascimentale, moderno e contemporaneo), canto corale, recitazione teatrale, composizione e regia lirica.

Sempre affiancando lo studio della musica colta a quello dei generi moderni ho portato a termine i miei studi in conservatorio nel 2016 e, poco dopo, grazie ad una fortunata serie di circostanze, ho iniziato ad insegnare canto moderno e a collaborare con due agenzie internazionali di rappresentanza artistica (DM Artist Management) e produzioni liriche (IME Productions). Per tre anni ho lavorato dietro le quinte, inglobando più sapere musicale possibile ed entrando in contatto con i teatri e gli artisti più prestigiosi del settore operistico.

Artista una volta, artista per sempre

Alla fine ho sentito la necessità di tornare a mettermi in gioco in prima persona, dedicando il mio tempo e le mie energie, che il lavoro aveva completamente risucchiato, alla mia musica e alla mia voce.

Da qui l’inizio della collaborazione con professionisti del settore discografico, tra i quali Daniele Marinelli e Luca Maria Burocchi, la produzione della mia musica (disponibile su tutte le piattaforme digitali) e la nascita della band Basement’s Glare, per la quale sono, oltre che vocalist, paroliere e melodista (servizi che offro anche su SoundBetter).

Da febbraio 2023 mi sono trasferito in Olanda per seguire le mie passioni ed aspirazioni personali e lavorative.